il Vecchio gondoliero Gennaro vorrebbe dare in sposa la figlia Aurina al giovine gondoliero Ponale, ma Aurina ama Belfiore, che per meritarsela si cimenta in una gara di gondole, dalla quale esce vincitore nei confronti del contendente amoroso.
La scena di apertura (Scena I) dell’operetta, Coro di Gondolieri, è coincidente con i primi 16 versi del vaudeville mentre i restanti 5 versi e le successive Scene II e III possono intendersi come uno sviluppo del monologo che costituiva la breve Scena II del vaudeville. Dopo il dialogo iniziale della Scena IV (Aurina e Gennaro) dell’operetta troviamo un duetto parzialmente presente nella Scena III del vaudeville (vv. 17-35). Nella successiva Scena V il brano d’insieme si estende anche al personaggio di Belfiore che sopraggiunge sul palcoscenico (“Se permette Ser Gennaro”); la scena contiene i versi 36-53 del vaudeville (Scena IV) il cui seguito (vv. 54-65), preceduti da una strofa di quattro versi affidati al Coro di Marinari, costituisce la Scena VI con cui l’operetta conclude il primo atto.
Il secondo atto inizia con la Barcarola di Ponale (Scena I), brano che segna anche l’esordio del vaudeville (LV 66-77); Nella seconda scena dei due libretti troviamo il delicato duetto tra Aurina e Belfiore in cui la ragazza incita l’innamorato a partecipare alla regata per poter convincere, vincendola, il padre di esser degno di averla in sposa: «Se tu torni vincitore / Al mio voto cederà» Dalla Scena IV di LV troviamo la breve aria di Gennaro presente anche in L (Scena IV) seguita da quella di Belfiore “Questa mia gondola” inserita in L all’interno della Scena V insieme al coro “Prode ardito il marinaro” che troviamo in L nella Scena VI in una versione dal testo più ampio. La successiva aria di Belfiore che si dirige vincitore sotto la finestra di Aurina (Scena V): “Ho compiuto il gran desìo”. La Scena V di LV corrisponde alla “Scena VII ed ultima”.